Francesco Niccolini
Patafisico, attraverso il suo mestiere di scrittore, drammaturgo e regista, vigila sul malessere dell’umanità.
Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto a scrivere di lupi, bambini, foreste, guerre, pipistrelli, virus, dighe, pittori, pazzi di manicomio e di altre contraddizioni dell’animo umano e del pianeta.
Anarchico e solitario, non ha mai voluto fare compagnia ma preferisce sodalizi basati sull’amicizia e la stima artistica: i più longevi e fertili sono quelli con Marco Paolini, Alessio Boni, Luigi D’Elia, Vetrano e Randisi, Roberto Aldorasi.
Ha vinto molti premi che lascia volentieri ai suoi attori o a sua madre.
Non frequenta da anni festival e vetrine, preferendo i teatri vuoti dove può provare in pace, meglio se vicino al bosco.
Il suo rifugio preferito è Larzana, in provincia di Trento, dove da tredici anni tiene un laboratorio per narratori professionisti all’interno del festival Montagne Racconta.
